Le informazioni riportate di seguito sono riprese da quelle fornite dal gestore dell’impianto in assenza del Piano di Emergenza Esterno.
Lo stabilimento della società CHIMICA Dr. Fr. D’AGOSTINO SpA è ubicato in via Murari, 3 nella Zona Industriale della città di Bari, dove operano aziende manifatturiere, alimentari, commerciali e di servizi vari.
Lo spazio di pertinenza della società copre un’area di circa 16.700 m2 ed è confinato tra via Guglielmo Murari (prolungamento di viale Guglielmo Lindemann), via Pionieri del Commercio Barese e via Emanuele Melisurgo.
Nell’ambito dell’analisi dell’incidentalità storica, vi è da segnalare un evento incidentale occorso all’interno dello stabilimento nel maggio 1988 che ha causato una vittima tra gli operai dell’azienda e la formazione di una nube tossica (rapidamente allontanatasi ed in parte dissoltasi) a seguito di esplosione avvenuta durante il travasamento di acido nitrico. L’esplosione è stata avvertita anche nella città di Modugno; fortunatamente, l’episodio si è risolto senza ulteriori danni a carico della popolazione e dell’ambiente grazie alla immediata diffusione dei messaggi di allerta rivolti alla popolazione con indicazione delle principali misure di autoprotezione.
ATTIVITA’ SVOLTA E PRINCIPALI SOSTANZE PRESENTI NELLO STABILIMENTO
La società Chimica Dr. Fr. D’Agostino SpA è attiva prevalentemente nel campo della commercializzazione e distribuzione di prodotti chimici destinati all’industria nei più svariati settori merceologici. A corollario dell’attività di commercializzazione e deposito, la società in parola è dotata di un impianto di produzione di Policloruro di Alluminio, Cloruro Ferrico e Solfato di Alluminio.
L’azienda rientra infine nella categoria delle società autorizzate alla “Gestione dei rifiuti” ed in particolare è autorizzata come “Impianto per l’eliminazione o il recupero di rifiuti pericolosi”. In definitiva tale attività consiste nel recupero di cloruro ferrico da un rifiuto pericoloso con codice CER 110105*.
Di seguito sono descritte le attività svolte e gli impianti produttivi presenti:
- Accettazione e scarico materie prime in fase liquida mediante autobotti, cisternette, fusti.
- Accettazione e scarico materie prime in fase solida mediante autocarri.
- Produzione di Policloruro di Alluminio (PAC).
- Produzione di Solfato di Alluminio.
- Recupero acidi di decapaggio per la produzione di Cloruro Ferrico.
- Produzione di Cloruro Ferrico.
- Stoccaggio sostanze prodotte in stabilimento (Policloruro di Alluminio, Cloruro Ferrico e Solfato di Alluminio).
- Miscelazione di prodotti liquidi e in polvere.
- Stoccaggio materie prime, reagenti e/o sostanze commercializzate.
- Carico e consegna prodotti.
- Altre fasi correlate con la commercializzazione di prodotti chimici (gestione amministrativa, oneri finanziari, fiscali, etc.).
Le fasi delle attività svolte all’interno dell’azienda che comportano la manipolazione delle sostanze pericolose sono connesse alla diluizione, alla movimentazione (quindi attività di carico e scarico), confezionamento e stoccaggio.
Le attività di produzione di PAC, cloruro ferrico e solfato di alluminio non sono caratterizzate dalla gestione di sostanze classificate come pericolose secondo l’Allegato I del D.lgs. 105/2015.
Lo scheletro portante dello stabilimento è costituito da 4 capannoni, ciascuno identificato da una lettera dell’alfabeto (dalla A alla D).
All’interno o talvolta all’esterno dei citati capannoni, ci sono le vasche di contenimento in cui sono installati i serbatoi dei materiali liquidi prodotti/stoccati dall’azienda; all’esterno sono altresì ubicati, con propri bacini di contenimento, l’impianto di diluizione dell’acido solforico, l’area di produzione del cloruro ferrico ed i serbatoi di stoccaggio solventi.
AREE DI DANNO
Nella figura seguente sono rappresentate le aree di danno relative agli scenari incidentali con impatto all’esterno dello stabilimento:
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